Tristezza ed euforia fanno parte della vita di ogni giorno. La tristezza è una risposta universale dell'uomo alle sconfitte, alle delusioni e ad altre avversità. La gioia è una risposta universale al successo e ad altre situazioni incoraggianti
I disturbi dell’umore però non sono solo ascrivibili all’alterazione quantitativa di queste due emozioni. Sono piuttosto condizioni che per la loro qualità del vissuto soggettivo e per la loro mancata correlazione a eventi esterni, assumono caratteristiche che dobbiamo ritenere distintive.
Il più diffuso di questi disturbi è la depressione, la cui alterazione affettiva principale è l'anedonia, ovvero l'incapacità di provare sentimenti, piacere o interesse anche in situazioni normalmente piacevoli. Questa condizione, accompagnata spesso da senso di colpa e da una potente autosvalutazione, porta alla fissità della propria esperienza affettiva, tanto che l'umore non si modifica più rispetto ai cambiamenti degli eventi esterni.
Sebbene sia caratterizzato da una sintomatologia eterogene e a vari livelli, tale condizione può essere identificata con una generica perdita di interesse dell’individuo nei confronti di tutto ciò che lo circonda, manifestandosi talvolta attraverso perdita di appetito o sovralimentazioni, difficoltà di concentrazione, irritabilità, tristezza ed ansia o ancora, come un generale senso di apatia e anedonia.
Dispongo di due studi dove conduco le sedute di psicoterapia e la consulenza psicologica.
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